Dieta sirt, meglio conosciuta secondo una terminologia più consona all’ambito medico-scientifico come dieta del gene magro. Ma in che cosa consiste? Come può essere praticata? Ha delle particolari controindicazioni?
Dubbi e domande cui cercheremo insieme di dare qui risposta chiara, esaustiva e definitiva. Parlare di dieta, premessa sempre necessaria, vuol dire non solo parlare di ritrovare la propria forma migliore e l’autostima. Significa, prima di qualsiasi altra cosa, adottare un determinato regime alimentare. Che questo poi sia temporaneo, da ripetere ad intermittenza o ci si riferisca all’adozione permanente di un’educazione alimentare, una cosa è sempre certa: impatta sulla nostra salute e quella di tutto il nostro organismo.
Dieta sirt, per tanto, come ogni altro regime dietetico, mette in evidenza un aspetto fondamentale: che estetica, forma, forza e salute vanno sempre di pari passo. Parlare di come eliminare la pancia, di dieta per perdere 5 o 10 kg, o più in generale di come dimagrire, o nello specifico come snellire le gambe, dei così detti brucia grassi, così come in generale di dieta dimagrante, o dieta ipocalorica, tutto conduce ad un punto.
Tutto quanto impatta sull’organismo intero, ed in particolare ciò che è coinvolto nella sintesi dei nutrienti per ricavare energia utile al corpo: dal metabolismo basale al sistema muscolare, passando per cuore e fegato, glicemia e colesterolo. Non è dunque semplice questione di calcolo delle calorie, ma c’è in ballo molto di più.
Dieta sirt, quali sono i suoi termini basilari di partenza?
Prendete questa introduzione su cosa sia la dieta sirt un po’ come una sorta di disclaimer. Avete presente quegli avvisi che spesso ormai ritroviamo anche prima di un film o una serie TV? Ecco, delle vere e proprie avvertenze prima della visione o, in questo caso, dell’assunzione. Partiamo subito col dire quello che ripetiamo in ogni nostro singolo articolo per doveroso senso di responsabilità: ogni regime alimentare richiede consapevolezza e preparazione, proprio come l’allenamento.
O meglio, un regime dietetico è la prima forma di allenamento che pratichiamo, la battaglia per il benessere e la salute. Dunque, ci vuole una mentalizzazione, un giusto approccio di serietà e volontà. Non solo, ma ogni dieta presuppone uno scrupoloso screening individuale. Ciascuno di noi ha caratteristiche per cui una certa alimentazione può produrre risultati meglio o peggio di un’altra (sesso, età, densità muscolo-scheletrica, altezza, eventuali patologie croniche e non, stile di vita, rapporto di partenza tra massa magra e massa grassa…). Chiarito nuovamente ciò, la dieta sirt è un regime fortemente ipocalorico, già solo per questo da fare necessariamente seguiti dal proprio medico specializzato.
Quindi la sirt non è esattamente per tutti?
Potremmo sicuramente affermare che la dieta sirt prevede, così come accennato poco fa, un regime particolarmente ipocalorico. Questo vuol dire avere la possibilità e le capacità per reggere un rapporto In & Out calorico particolarmente a favore dell’Out. Per chi ci seguisse da poco, ripetiamo e chiariamo molto volentieri che l’In & Out non è altro che il rapporto tra le calorie ingerite e quelle consumate. In altre parole, significa mangiare meno di quanto si consuma.
Una pratica, questa, utilizzata anche in regime di allenamenti intensivi, così da spingere il metabolismo ad accelerare e ottenere il consumo dei grassi preesistenti evitando di accumularne di nuovi. Appare chiaro a questo punto che, se affermiamo che la dieta sirt preveda un approccio ipocalorico particolarmente marcato, significa dover essere già in condizioni di salute adeguate a reggere una tale scossa.
Proprio lo shock iniziale di ogni dieta e allenamento accelera il metabolismo portando ad una iniziale perdita di peso più consistente. La cosa chiaramente va saputa gestire, e non solo nel senso di trovarsi in condizioni di salute ottimali per farlo. Anche il dietologo deve entrare in gioco e seguirci in modo personalizzato e responsabile.
La dieta sirt da dove nasce?
A quanto pare oggi molto di moda e particolarmente seguita, la dieta sirt è stata creata da due nutrizionisti: Aidan Goggins e Glen Matten. L’idea portante che sta alla base di tale regime alimentare è quello di creare uno shock metabolico molto forte ma tutto concentrato nella fase iniziale. Questo vuol dire, in buona sostanza, avere un’importante perdita di peso proprio nelle prime battute, quando si comincia ad affrontare questa dieta. Potremmo quasi osare definirla una vera e propria terapia d’urto che si consuma in effetti nella prima settimana.
Secondo l’assunto di base di questa dieta, proprio nei primi sette giorni si perdono il grosso dei chili. Tutto ciò che avviene successivamente è più una sorta di mantenimento, che consente quindi di mantenere il peso ideale raggiunto in maniera stabile nel tempo. Insomma, un’azione shock cui segue una contro azione di tenuta per massimizzare i risultati. Wow, detta così sembra essere davvero il massimo, ma bisogna stare attenti.
A cosa bisogna fare attenzione con questo tipo di dieta?
Intanto, ogni dietologo responsabile sa che agire con shock e trattamenti ipocalorici forti presuppone assenza di patologie. In secondo luogo, bisogna affrontare il tutto con un’alimentazione specifica per evitare che il tanto peso perso in poco tempo siano acqua o massa muscolare, più che grasso. Quindi, per quanto apparentemente risulti figa agli occhi di un profano, la dieta sirt, al pari di quella chetogenica (altrettanto di moda), richiede responsabilità.
Occorre la presenza costante di un dietologo, così come prima (ma sarà il professionista stesso a farvene richiesta) è necessaria una serie di analisi e misurazioni per capire se abbiamo le condizioni di salute basilari. Come già detto, poi, va calibrata in maniera mirata, personalizzata e sempre responsabile, l’alimentazione nello specifico. Si sa che il peso corporeo generale è costituito da massa muscolare, liquidi e massa grassa. Calare di peso senza prendere specifiche misurazioni (come la semplice plicometria) non è indicativa di nulla.
Oltre la dieta sirt, ecco cosa occorre sempre fare per vivere in salute e stare in forma
Tutte queste premesse, quello che inizialmente abbiamo un po’ scherzosamente definito disclaimer, non deve però scoraggiarvi. Una volta che avrete opportunamente verificato di essere abbastanza in salute per affrontare una dieta sirt, ci sono altri passaggi. Il primo, naturalmente, è un programma alimentare tarato su ognuno di voi e sul vostro personale e specifico obiettivo di dimagrimento. Questo, lo ribadiamo, per massimizzare la perdita di peso in termini di grasso, cercando di non impattare sulla massa magra e i liquidi, né tantomeno di danneggiare l’organismo.
Prima di entrare nel vivo, però, ricordiamo sempre quali sono i parametri di base per poter dimagrire in modo serio ed efficacie. Affidarsi sempre a seri professionisti che terranno conto della vostra salute, dei vostri parametri e della vostra storia clinica. Da qui avere un piano personalizzato che non sia dannoso e che faccia ottenere risultati veri. Abbinare alla sana alimentazione uno stile di vita attivo, lontano da grassi, fritti in eccesso, alcolici, droghe ed abusi farmaceutici. Fare attività fisica e così scaricare anche lo stress, ed affidarsi anche al giusto integratore alimentare.
Quindi una dieta, da sola, è parte di un tutto per vivere sani e in forma
Sì, una dieta, che sia la dieta sirt o qualsiasi altra, da sola è parte essenziale di un tutto. Un tutto che comincia dall’anamnesi e dallo screening generale, passa per il regime alimentare, va verso una vita attiva ed un’opportuna attività fisica, ma ritorna alla dieta. Questo perché la tavola è la nostra prima palestra, come già detto, ed è lì che si combatte la primissima battaglia per la buona salute. Ma, esattamente come nel nostro organismo tutto è utile per il Tutto, allo stesso modo ogni abitudine virtuosa si completa con le altre.
Ecco che, in questa catena di sane abitudini, si inserisce anche l’integratore alimentare NovaShape. Certificato ISO 9001, sano e sicuro per tutti, NovaShape non solo aiuta il dimagrimento, ma dona forza ed energia. Contrasta la fame nervosa, la pigrizia intestinale, il gonfiore addominale. Con i suoi principi attivi, inoltre, aiuta anche a mantenere in equilibrio i livelli di colesterolo, glicemia ed i parametri metabolici. In più, è anche un grande alleato per il cuore e la circolazione!
Dieta sirt e tutte le sue caratteristiche principali
Ma tuffiamoci adesso nel dettaglio e nel vivo di come funziona davvero la dieta sirt, conosciuta più tecnicamente anche come dieta del gene magro. Tutta la spiegazione parte essenzialmente dall’etimologia, ossia da ciò per cui è chiamata così. Si parte dall’esistenza delle sirtuine, delle peculiari e specifiche proteine che assolvono a determinate funzioni essenziali: trascrizione dei geni, legame con le proteine nel citoplasma e nei mitocondri delle cellule, nonché contrasto nei confronti dei processi degenerativi. Come se non bastasse, poi, le sirtuine hanno la fondamentale capacità di presiedere a diverse funzioni del metabolismo, così da accelerarlo.
Partendo da questo principio biologico fondamentale, ossia l’esistenza e le funzioni nel corpo delle sirtuine, i due nutrizionisti Goggins e Glen hanno incentrato la dieta sirt su dei particolari alimenti. I così detti alimenti sirt sono all’incirca una ventina di cibi. Cibi che, secondo la tesi stilata da Goggines e Glen, hanno la capacità, attraverso le sirtuine, di simulare nel corpo il digiuno. Ciò, almeno in teoria, aiuterebbe l’organismo, pur conitnuando a nutrirsi, di accelerare e bruciare calorie più rapidamente.
Dieta sirt menu e modalità di azione per dimagrire
Come abbiamo appena spiegato, la vera forza e – potremmo dire- il segreto della dieta sirt risiede in determinati cibi. Si tratta di una serie di alimenti individuati dai fautori di questa dieta e contenenti le proteine dette sirtuine. Queste hanno la capacità, tra le altre cose, di accelerare il metabolismo favorendo il meccanismo brucia grassi, simulando in pratica gli effetti del digiuno. Il tutto, sempre per merito delle sirtuine, rafforzando e aumentando la massa muscolare e ritardando e fermando i processi degenerativi. Ed ecco quali sono, finalmente, i 20 alimenti sirt!
Cavolo riccio, vino rosso, fragole, soia, prezzemolo, cipolle, tè verde matcha, cioccolato (85% cacao minimo), olio extravergine d’oliva, noci, curcuma, grano saraceno, levistico, peperoncino thailandese, rucola, radicchio rosso, datteri, caffè, capperi, mirtilli. Ecco cosa va dunque a comporre la dieta sirt menu. Il potere anti-ossidante, anti-infiammatorio e bio-attivo di questi cibi è la base di tutto. Come detto, poi, questo regime si divide in due fasi: la prima, della forte perdita di peso, e la seconda atta al mantenimento. Ipocalorica, dunque, ma non priva di ogni nutriente.
Le due fasi della sirt viste in dettaglio
Eccoci quindi a scoprire più nel dettaglio come si distinguono le due fasi della dieta sirt. Come già ribadito, la prima è quella cruciale, durante la quale si svolge essenzialmente tutta l’azione di dimagrimento. Si parte con l’obiettivo minimo di una perdita di 3 chili nella prima settimana. Nei primi 3 giorni viene consentito un apporto calorico di meno di 1000 calorie! Ogni giorno, poi, si dovrebbero assumere 3 succhi verdi in tre diversi momenti della giornata (mattina, pomeriggio e sera) così da favorire l’assorbimento dei principi attivi dei vegetali.
Passati questi primi tre rigidissimi giorni, nei successivi quattro si introduce anche un pasto solido (pasta di grano saraceno, pesce o petto di pollo, sempre con contorno di verdure). L’apporto calorico sale a 1500 calorie, che contemplano anche un premio -in realtà un altro cibo sirt consentito- ossia 15/20 grammi di cioccolato fondente almeno all’85%.
La seconda fase, ossia quella del mantenimento, dura invece due settimane e prevede tre pasti al giorno, due spuntini e un succo verde. In più, in questo momento della dieta sirt menu è più vario, quindi oltre ai 20 cibi consentiti si possono aggiungere: yogurt, pollo, uova, fagioli, patate, pasta, gamberoni, frutta, verdura, insalatone e pizza. In più, due o tre volte a settimana si può bere un bicchiere di vino rosso, i cui polifenoli attivano le sirtuine.
Ecco, quindi, quali sarebbero i benefici di una dieta sirt
Parlare dei benefici della dieta sirt al condizionale è per il momento d’obbligo, in quanto non sono stati raccolti ancora dati né studi sull’uomo sufficienti. Al di là di quanto venga pubblicizzata e del fatto che anche star internazionali molto seguite l’abbiano intrapresa, resta ancora da verificare del tutto. Guardando la testimonial più famosa della sirt, la cantante Adele, si direbbe che funzioni e come, ma l’impatto sull’organismo non ha ancora sufficienti termini di valutazione.
Ad ogni modo, ciò che si presuppone è che l’attivazione delle sirtuine tramite i cibi sirt rafforzi e faccia crescere la massa muscolare, favorendo contemporaneamente l’accelerazione metabolica e la perdita di grassi. Grazie alla fase di mantenimento, poi, si ha modo di mantenere in modo continuativo nel tempo i risultati.
In ogni caso, prima di prendere una decisione così delicata da soli, consultate sempre il vostro medico o direttamente un dietologo. E non trascurate comunque uno stile di vita sano e attivo ed il supporto per dimagrimento e salute dell’integratore alimentare NovaShape!