Dieta chetogenica, ma di che cosa stiamo parlando? Il primo indizio che ne viene fuori è che, chiaramente, stiamo parlando di una dieta. Gli antichi greci definirebbero questi procedimenti come maieutica. Fu Socrate il primo a dar vita alla scuola filosofica basata sul metodo maieutico, parlando del così detto “Eudaimonon”. Si trattava del “Demone” della conoscenza, quell’entità dentro ognuno di noi che rappresenta il potenziale. Il compito di un maestro, ed ovviamente di un metodo di insegnamento, è quello non di calare dall’alto.
Bensì di stimolare il potenziale interiore. Insomma, il sapere è dentro, ma questo cosa ha a che fare con la dieta chetogenica?
Eccoci già al primo punto preliminare, perché la dieta, così come l’allenamento, è una forma di insegnamento ed educazione. Lo è tanto per il nostro corpo quanto per l’attitudine e l’apertura mentale. Ebbene, la dieta chetogenica stimola un potenziale dentro di noi, aiutandoci a tirare fuori le risorse che ci occorrono per non dipendere troppo dall’assunzione di certi cibi. Scopriremo tutto a breve, esattamente come quando abbiamo parlato di allenamento a casa, del calcolo calorico, del metabolismo basale, dell’ aria nella pancia e del colesterolo.
Non dimentichiamo che molto spesso la dieta e l’esercizio fisico possono essere supportati anche dagli integratori naturali. Tra questi, viene particolarmente raccomandato NovaShape, frutto di ricerca e strumenti naturali. L’integratore NovaShape supporta anche durante una dieta chetogenica, aiutando il cuore, il fegato, l’intestino quando è impigrito, controllando il colesterolo e i livelli metabolici. Ma non vogliamo lasciarvi troppo nella suspance, perciò cominciamo a scoprire di più su questa particolare ed efficacissima dieta.
Dieta chetogenica, che cosa ne sappiamo?
Bene, cominciando da subito ad entrare nel vivo del tema a proposito di dieta chetogenica, che cosa vedete nell’immagine qui in alto? Cibo, certo, anche bello variegato e colorato, ma volendo andare un po’ oltre? Diamo uno sguardo più attento a questa ricchissima tavolata, e svisceriamo, cosa c’è? Alcune varietà di carne, tra cui spicca il pollo, poi il salmone, le uova, le noci, le olive verdi, dei cereali. Non solo, ma anche lattuga, cavolo, broccoli, zucchine, asparagi, avocado, olio, pomodoro, peperone, lamponi, fragole, mirtilli, melanzane.
Insomma, che cos’hanno in comune questi alimenti? Beh, direte giustamente voi, sono cibi sani, freschi. Sì, senza ombra di dubbio, ma non è solo questo, c’è dell’altro. Abbiamo frutta, verdure, proteine sia di carne che di pesce, grassi. Ok, ci stiamo ormai avvicinando a grandi balzi verso ciò a cui vogliamo portarvi. Anzi, usando la maieutica, ci sarete sicuramente già arrivati. La cosa principale che tutti questi alimenti hanno in comune è ciò che nessuno di essi è. Ci siete? Siamo sicuri di sì: nessuno di loro è un carboidrato. Ed è proprio il principio della dieta chetogenica, ossia la forte riduzione dei carboidrati.
Perché la dieta chetogenica esclude i carboidrati?
Beh, andiamoci piano però, non abbiamo mai parlato di esclusione. Tutti i nutrienti che vengono dalla natura, siano essi vegetali o animali, sono tutti utili e fondamentali per il nostro equilibrio. Lo scopo della dieta, anche della dieta chetogenica, naturalmente, è aiutarci a rimetterci in una nuova condizione di equilibrio. Se necessitiamo di una dieta, sia essa per recuperare peso o per perderlo, i motivi possono essere molteplici. Recuperare massa magra, cioè muscoli, oppure semplicemente perdere grasso, che ci serva per vivere meglio, magari per affrontare o perché reduci da un intervento o una terapia, o magari per estetica.
In ogni caso, dover svolgere un determinato percorso alimentare, vuol dire che c’è un equilibrio che va necessariamente ritrovato. Nel caso specifico della dieta chetogenica, tale equilibrio può essere ritrovato a partire non dall’eliminazione, ma da una corposa riduzione dell’apporto di carboidrati. Proprio questa azione da parte nostra è la parte maieutica della dieta, perché costringerà il metabolismo a ricavare altrimenti l’energia utile al corpo.
Dieta chetogenica versus Carboidrati dunque?
No, le cose non stanno esattamente così. Lo ripetiamo, come tutti i concetti fondamentali che è sempre bene ribadire più di una volta. Non esistono nutrienti e cibi naturali che siano nostri nemici. Esistono modalità di cottura che possono maggiormente preservare o deteriorare le proprietà di un alimento. Ci sono cibi industriali, con carichi di conservanti e additivi che possono danneggiarci. Ma certamente i carboidrati non sono un nemico, ma un alleato. La questione è solamente legata agli equilibri, nella dieta chetogenica così come in tutti gli altri regimi alimentari.
Il nostro organismo si basa fondamentalmente su un certo approvvigionamento energetico per sopravvivere. I nutrienti, trasportati dal sistema linfatico al sangue fino alle cellule, diventano in un certo senso parte di noi. E proprio le cellule bruciano sia l’ossigeno che i nutrienti, proprio come se fossimo una locomotiva. Il combustibile fondamentale per noi è il glucosio.
Ed è proprio qui che sta la chiave del funzionamento di una vera dieta chetogenica. Ovvero sia costringere il corpo a sintetizzare il fondamentale glucosio non dai carboidrati, che diventano insufficienti allo scopo, ma bensì dai grassi.
Dieta chetogenica, scopriamone insieme il significato
Ok, fin qui abbiamo chiarito quella che è sicuramente la parte più importante e quantomeno basilare della dieta chetogenica. Una bassa, anche bassissima assunzione di carboidrati, così che il metabolismo ci induca a ricavare il glucosio necessario dalle scorte adipose, ossia il grasso. Ma cos’altro c’è da sapere su questo particolare regime alimentare? Cominciamo proprio dall’etimologia, ovvero dall’origine della parola. Il suo nome si deve al fatto che tale dieta produce corpi chetonici, ossia scarti dell’attività metabolica.
Più nel particolare, i corpi chetonici sono un residuo metabolico della produzione energetica. A tutto questo c’è un motivo, perché l’innalzamento dei normali livelli di corpi chetonici, generalmente espulsi dalle urine o dalla respirazione, genera degli effetti. Proprio la loro presenza nel sangue contribuisce infatti al dimagrimento. Ma non solo, perché conducono anche ad un abbassamento del pH nel sangue.
Dieta chetogenica, ecco le sue caratteristiche principali
Torniamo alle premesse, e facciamone una che ci preme per un naturale e imprescindibile senso di responsabilità. La dieta non è qualcosa che si possa affidare solo alle ricerche in rete, ai tutorial, o peggio, al sentito dire o navigando verso forum o siti non accreditati. Dieta, d’altro canto, che sia la dieta chetogenica o no, non vuol dire nemmeno soltanto privazione o rinuncia, ma semplicemente ri-regolazione delle quantità caloriche assunte. Significa trovare un nuovo equilibrio, e farlo in maniera continuativa. Insomma, non è una parentesi dopo la quale ci si può concedere qualunque cosa, vanificando l’impegno.
Chiarito nuovamente ciò, diamo subito uno sguardo alle peculiarità principali della dieta chetogenica. Nella sua generalità, rientra nel novero dei percorsi dietetici definibili ipocalorici, ossia a basso contenuto calorico. Inoltre, quale che sia il piano alimentare e la specifica tipologia di dieta, sarà sempre low-carb, dunque a basso apporto di carboidrati. Di contro, questo tipo di diete sono sempre ad apporto medio-alto di proteine ed invece alto di lipidi.
Dieta Chetogenica Menu, cosa mangiare e cosa no
Sappiamo che cosa vi state chiedendo. D’altronde il perno dell’intera faccenda è il cibo, la nostra fonte di approvvigionamento energetico. Da cos’altro se non dall’alimentazione traiamo i nutrienti fondamentali? E da cos’altro, se non dal cibo, prendiamo ciò che consente al corpo di produrre il fondamentale glucosio? Allora, in fin della fiera, dieta chetogenica menu e alimenti: cosa si può mangiare e cosa no? Ricordate poi che, oltre l’alimentazione, anche l’allenamento e più in genere l’attività fisica hanno una forte influenza sul livello di chetosi, che va sempre tenuto sotto controllo.
Scopriamo allora cosa la dieta chetogenica consente di assumere e in quali quantità. E, cosa non meno importante, cosa invece secondo questo studiato ed efficacie schema alimentare, è Il Male! In pole position tra i cibi OK(eto) ci sono le proteine, quindi carni, pesce e uova. Ed essendo OK(eto) anche i grassi, sì ovviamente a formaggi ed olii. Bene anche gli ortaggi. Male, invece, e contro quelle che possono essere le aspettative comuni, a cereali, patate, legumi e frutta! Non sfuggono alla cheto-censura anche bibite gasate e dolci, dolciumi e birra.
Dieta chetogenica menu con un occhio alle percentuali e cosa sapere sulla chetosi
A ciò che stiamo per scrivere occorre fare una piccola premessa, sempre mossa dal senso di responsabilità. Consideratelo un doveroso disclaimer, necessario a chiarire i termini di qualcosa di delicato che impatta sulla salute. Intanto, dieta chetogenica non è un solo tipo di percorso alimentare, ma raccoglie in sé diverse singole diete. Ad esempio, la Atkins, che è sicuramente una dieta low-carb, fa parte delle chetogeniche.
In secondo luogo, quanto stiamo per riportare in merito alle proporzioni degli alimenti considerati OK(eto) per tale dieta, è una stima generale. Ognuno di noi ha un metabolismo unico in base ai propri parametri, dunque ciascuno dovrà affidarsi all’anamnesi e al percorso datoci da dietologi esperti.
Per quanto riguarda l’oggetto principale della dieta chetogenica, i carboidrati, si consiglia una suddivisione in tre porzioni da 20 grammi ciascuna. Vedendo la cosa in percentuale, si può dire che l’apporto energetico giornaliero vada così ripartito: 10% di carboidrati, 15-25% di proteine e 70% di grassi. Va qui tenuto presente che le proteine contengono anche amminoacidi, che partecipano alla formazione di glucosio nel sangue.
Dieta chetogenica. Chetosi e funzionamento del piano alimentare
Ripassiamo velocemente i fondamentali, ok? La dieta chetogenica consta in un generale basso apporto calorico, in modo particolare rispetto all’ingestione di carboidrati. Di contro, offre un apporto alto di grassi e medio-alto di proteine. Esclude dunque cibi quali frutta, patate, cereali, legumi o bevande gasate. Lo scopo è spingere il metabolismo a produrre il glucosio, normalmente preso dai carboidrati, dai grassi.
Abbiamo anche detto che il nome viene dal nome dei corpi chetonici, residui della produzione energetica del metabolismo che abbassano il pH sanguigno. Scarti, dunque, il cui livello più alto nel sangue prodotto da una dieta a maggior quantità di proteine e meno carboidrati, contribuisce al dimagrimento. Come ci si accorge di essere in chetosi? Dalla sensazione di bocca asciutta e sete, una diuresi costante, sudore ed alito acetonico, spossatezza e scarso appetito.
Proprio nei sintomi della chetosi c’è la chiave del funzionamento della dieta chetogenica. I corpi chetonici riducono l’appetito, motivo per cui il loro livello nel sangue dev’essere sempre controllato. In generale, proprio la conversione dei grassi in glucosio da consumare per darci energia porta al dimagrimento, e alla lipolisi.
Dieta chetogenica e NovaShape, per ritrovare equilibrio e forma
Dunque, la dieta chetogenica ha proprio l’obiettivo di sciogliere i grassi e placare il senso di fame. Il tutto avviene secondo un procedimento naturale, basato sull’equazione cibo – reazioni naturali del metabolismo. Se di norma il glucosio viene ottenuto dal metabolismo sfruttando i carboidrati, rendendo dunque difficile intaccare i grassi, ecco cosa si fa. Si abbassano i carboidrati, riproporzionando grassi e proteine, così da costringere il metabolismo ad attingere dai grassi.
La raccomandazione resta sempre quella di affidarsi ad un medico specialista, soprattutto per tenere sotto controllo i corpi chetonici. Ma c’è un supporto assolutamente naturale che non solo aiuta a placare il senso di fame e supporta il dimagrimento. Stiamo parlando dell’integratore naturale NovaShape, frutto della ricerca e a base di sostanze sicure e naturali, come il finocchio.
NovaShape, supportato da un regime alimentare come la dieta chetogenica, studiata sempre da un professionista in base alle proprie necessità fisiche, aiuta a tenere sotto controllo i parametri metabolici. Inoltre, contrasta il gonfiore addominale, favorisce l’assorbimento dei grassi, aiuta il cuore controllando anche il colesterolo, e contrasta la pigrizia intestinale. E allora, che cosa state aspettando a riprendervi la gioia di sentirvi e vedervi in forma!