Fegato, perché nella vita ce ne vuole tanto, come recita un vecchio adagio molto comune. Ci vuole coraggio, questo è quello che vogliamo intendere noi ora, a prendersi cura di se stessi ritagliandosi il tempo fuori dalla pressione degli impegni e delle preoccupazioni quotidiane. Uscire dal vortice pressante del tutto e contemporaneamente in cui siamo precipitati oggi non è facile. Soprattutto non è facile scegliere di lasciare la comfort zone della pigrizia che ci induce a credere che qualsiasi cosa si legga su internet sia verità assoluta.
Così ci riempiamo la testa di inutili allarmismi e false informazioni che, se riguardanti la salute, possono rivelarsi pericolose. Tutto, pur di non lasciare il cellulare, alzarci dal divano e svolgere controlli e analisi Qualsiasi cosa pur di non cambiare il proprio stile di vita, se le cose non vanno bene. Se a tutto questo vogliamo aggiungere dell’altro, allora possiamo senz’altro affermare che ci vuole fegato per fermarsi e ascoltare il proprio corpo. Bene, abbiamo voluto subito consumare questa considerazione più etica che pratica nella premessa.
Tutto nel nostro organismo è perfettamente concatenato come in un complesso meccanismo: colesterolo, metabolismo basale, cuore e glicemia. Partire come sempre dalle buone abitudini alimentari, favorendo una dieta equilibrata e giusta per i nostri parametri personali, più l’attività fisica, è già metà dell’opera. E in questo non fa eccezione un organo fondamentale come il fegato.
Dove si trova il fegato e com’è fatto in realtà?
Come è giusto che sia, partiamo proprio dalle prime basi anatomiche. Il fegato è un organo di colore rosso-scuro che, sebbene parte dell’apparato digerente, non è deputato solo a questo. La sua forma fa pensare un po’ ad un triangolo con gli angoli smussati, e si estende sulla lunghezza del fianco destro. Mediamente, arriva a misura tra i 15 ed i 18 centimetri di spessore, raggiungendo una lunghezza di 20 centimetri per un peso complessivo di circa un chilo, un chilo e mezzo.
Tuttavia, una delle cose affascinanti che riguardano il fegato è che le sue dimensioni aumentano proporzionalmente a quelle del corpo. A proposito della glicemia che abbiamo citato nell’introduzione con il link all’articolo, sapevate che circa il 6-7% della sua massa è costituita da glicogeno? Ovvero ne contiene più o meno 100 grammi, il che vuol dire che quando il metabolismo si attiva per ricavare energia dai nutrienti – a partire proprio dal glucosio- creando il glicogeno, è lì che buona parte del processo si concentra. Per quanto riguarda la sua collocazione, invece, esso è situato tra il diaframma, il colon trasverso e lo stomaco, nella regione destra dell’addome.
Fegato grasso, glucosio e i nutrienti che assorbe come parte dell’apparato digerente. Ma a cos’altro serve?
Giustissimo, il fegato, in quanto parte dell’apparato digerente, è innanzitutto deputato all’assorbimento dei nutrienti: grassi, zuccheri, lipidi, proteine e tutto il resto. Ma, come abbiamo già anticipato prima, non è solo questo. Forse non tutti quanto sono a conoscenza di tale informazione, ma questo non è semplicemente un organo. Siamo infatti di fronte ad una ghiandola, che in quanto tale non solo partecipa all’assimilazione dei nutrienti ma secerne a propria volta sostanze, come la bile.
Le cellule che costituiscono i tessuti del fegato sono meglio conosciute in medicina – ma anche ormai nel linguaggio comune- come cellule epatiche. Tutte insieme formano il così detto reticolo endoplasmatico liscio, un organulo addetto alla sintesi dei lipidi, nonché al metabolismo dei carboidrati, e soprattutto all’eliminazione di scorie tossiche prodotti dagli scarti dell’attività metabolica. Ed è proprio in quest’ultimo punto che risiede la cruciale importanza di quest’organo: l’eliminazione delle scorie tossiche.
Com’è strutturato il fegato?
Insomma, abbiamo già la certezza di quanto il fegato sia fondamentale per tutto il nostro corpo, a cominciare dalla sua fondamentale azione depurativa. Per questo abbiamo già un motivo più che sufficiente per prendercene cura, evitando il più possibile di sovraccaricarlo con un’alimentazione troppo grassa e calorica e sbilanciata, o peggio con alcolici e altre sostanze. Ma, ora che sappiamo dove si trova e com’è fatto, cos’altro sappiamo oggi della sua strutturazione?
Cominciamo col dire che il fegato è diviso in due lobi, ciascuno formato da otto segmenti con mille lobuli ciascuno. Ognuno di questi piccoli lobuli sfocia, per così dire, nel dotto epatico comune. Inoltre, il suo colore rosso scuro è dovuto all’ingente quantità di sangue che vi scorre all’interno, più che ogni altro organo del corpo. Addirittura si calcola che circa il 13% del sangue vi fluisca attraverso.
Cosa sappiamo nel dettaglio delle cellule epatiche?
Andando più nel dettaglio, o usando metaforicamente il microscopio, cerchiamo di scoprire di più sulle cellule epatiche del fegato. Vengono chiamate epatociti, e vivono in media centocinquanta giorni ciascuno. Si tratta, come ben esposto poco fa, dei tessuti cellulari che ricevono più sangue in assoluto. Si stima, tra l’altro, che il fegato riceva, a riposo, un litro e mezzo di sangue al minuto!
Così come già spiegato prima, gli epatociti si uniscono insieme nel reticolo endoplasmatico liscio. L’organulo che è la reale essenza di tutto ciò che il fegato rappresenta e di alcune delle funzioni cruciali cui assolve. Non è infatti solo un deposito di glicogeno, ma grazie al reticolo endoplasmatico consente la sintesi dei lipidi e l’assorbimento dei carboidrati. Ma soprattutto, presiede alla disintossicazione dai materiali di scarto dell’attività metabolica.
Fegato e buone abitudini
Proprio perché è un punto cruciale della digestione, secerne sostanze importanti (è una ghiandola, non dimentichiamolo) e soprattutto ci libera degli scarti del metabolismo, il fegato va trattato con rispetto. Non è un caso che per tutte le attività che deve gestire riceva così tanto sangue dal corpo attraverso la circolazione. Per prendersene cura adeguatamente valgono esattamente le stesse regole di salvaguardia e prevenzione degli altri organi. Innanzitutto le buone abitudini a tavola. Seguire quindi un’alimentazione bilanciata, col giusto apporto di grassi, proteine, carboidrati, zuccheri, vitamine, sali, fibre e acqua.
In secondo luogo, controlli e check up costanti nel tempo, fiducia nel proprio medico, ed una routine attiva, non pigra, accompagnata possibilmente da attività fisica. Stare in forma è anche e soprattutto sinonimo di organismo giovane, veloce, reattivo, resistente e forte. A coadiuvare e sostenere queste sane abitudini di vita c’è oggi l’integratore alimentare certificato ISO 9001, sicuro e garantito per tutti, NovaShape. Con le sue azioni naturali, NovaShape mantiene efficiente il metabolismo, il cuore, l’intestino, evita stipsi e gonfiore, previene la fame nervosa. Inoltre tiene sotto controllo i livelli di colesterolo e la glicemia, tenendo in forma e mantenendo l’organismo giovane.
Il fegato e tutte le sue funzioni principali
La cosa potrà senz’altro lasciarvi a bocca aperta, ma sappiate che noi potremmo sopravvivere anche senza lo stomaco. Riusciremmo a vivere anche senza la cistifellea. Ma assolutamente in nessun caso, mai avremmo speranze di poter vivere senza il fegato. Basti pensare che ad esso vengono attribuite qualcosa come 200 funzioni! Si tratta, a conti fatti, del più grande laboratorio chimico dell’intero corpo umano. Innanzitutto è a lui che si deve la sintesi del glucosio, carburante dell’intero organismo.
Entrando nel dettaglio, il fegato si occupa del metabolismo dei glucidi dando origine, come già detto, al glicogeno. Inoltre, si occupa direttamente della modulazione della glicemia. Inoltre, come accennato inizialmente, produce la bile, liquido essenziale per la lipolisi, ossia lo scioglimento dei grassi. Ancora, si occupa della sintesi di trigliceridi e colesterolo, fonti di nutrimento per le cellule, e degli acidi grassi come deposito delle calorie in eccesso.
Funzioni epatiche cruciali. Un elenco infinito…
Quelle del fegato sono funzioni di una complessità e di un’importanza incredibilmente enormi. Davvero si tratta di un laboratorio chimico, tanto che alcune delle sue funzioni vengono anche sfruttate al livello farmacologico. Ci riferiamo qui alla sua capacità di eliminare scorie e tossine, sia prodotte dal metabolismo sia introdotte più o meno accidentalmente con l’ingestione (ad esempio l’ammoniaca, che viene trasformata in urea). Inoltre, si occupa di smaltire i globuli rossi ormai esauriti recuperandone il ferro, produce sostanze coagulanti come la trombina, fa da deposito di vitamina B12, ferro e rame.
Se avete mai sentito parlare, anche facendo anche delle semplici analisi del sangue, delle transaminasi del fegato. Ci si riferisce all’attività di sintesi degli amminoacidi non essenziali, la transaminazione. Altra sintesi è quella delle proteine plasmatiche, come l’albumina e di fattori di coagulazione. Riesce perfino a convertire un prodotto di scarto come l’acido lattico in glucosio!
Sì occupa dell’equilibrio idrosalino, ed anche della sintesi di un ormone chiamato somatomedina (o IGF-1), fondamentale per lo sviluppo osseo-muscolare durante la pubertà. Il fegato, a completamento del suo contributo alla digestione, produce la bile per lo scioglimento di grassi e vitamine liposolubili che poi, attraverso la cistifellea arriverà al duodeno.
Fegato grasso e altre patologie epatiche
Insomma è ormai piuttosto chiaro ed evidente a tutti che il fegato sia un organo vitale, tanto quanto lo è il cuore. Proprio perché così carico di lavoro e complesso, è ovviamente anche più delicato ed esposto a possibili intossicazioni o patologie. In caso di ritenzione dei sali biliari (come i calcoli) si può sviluppare l’ittero, che si manifesta con un colorito giallastro della pelle. Senza parlare poi delle aggressioni virali esterne che possono portare ad epatiti anche gravi e fulminanti che non lasciano scampo.
E per quanto riguarda invece quello che è conosciuto come fegato grasso? Viene detto in medicina con il nome di steatosi epatica ed è dovuta ad un accumulo in eccesso di trigliceridi nel fegato. Se tale fenomeno diventa cronico ed è per giunta rafforzato dal diabete e dall’ingestione di alcolici e grassi può portare alla cirrosi. Quel che è certo è che quando questo cruciale organo (in cui già gli antenati facevano risiedere il coraggio) subisce un’aggressione ne risente tutto il corpo.
Il fegato ingrossato. Quando, e che cosa fare
Di fronte al fegato ingrossato bisogna reagire in maniera razionale ed analitica. Solitamente questo aumento volumetrico non è accompagnato da dolori, se non durante la palpazione. Quando però tale aumento è significativo, allora si avvertono spasmi e dolori al livello locale. Le sue cause possono essere molteplici.
Si va dalle infezioni di varia natura, come l’epatite o addirittura la leishmaniosi, il tifo, la brucellosi. Addirittura può trattarsi di patologie come il diabete, oppure accumuli dovuti al mancato smaltimento dei trigliceridi, ingestione eccessiva di grassi o alcolici. Non sono da trascurare, tra le cause del fegato ingrossato, anche i linfomi, le malattie biliari, la leucemia, l’abuso di farmaci come il paracetamolo, l’emocromatosi (eccesso di ferro nel sangue), la mononucleosi.
In caso di repentina perdita di peso, feci chiare e/o urine scure, bisogna immediatamente rivolgersi ad un medico. Essendo spesso la causa di questa steatosi epatica il diabete, i farmaci somministrati nei casi severi vengono tutti da quello spettro di azione. Dal Pioglitazione al Rosiglitazione vengono sempre consigliati farmaci contro il diabete.
Per un fegato sano, vita sana… e NovaShape!
Quando sia possibile curare il problema del fegato ingrossato anche senza terapie farmacologiche, o come semplice azione preventiva, restano validi i consigli universali di sempre. Il segreto è sempre e solo cominciare da subito ad ascoltare il proprio corpo, ad essere responsabili, avendo fiducia nella medicina, e prendersi cura di sé. Questo significa non ingerire alcolici, oppiacei, cibo spazzatura iper prodotto e mai e poi mai abusare di farmaci.
Ma su tutto, rendere e mantenere sano, attivo e forte il fegato significa farlo per tutto l’organismo, perché siamo sempre un tutt’uno. Per cui è bene avere chiaro quale sia il cibo migliore per noi, per il nostro metabolismo, e seguire una dieta ben bilanciata che ci aiuti a tenere alto il metabolismo e stabili i valori di colesterolo, trigliceridi, e glicemia. Tutto questo va sostenuto con uno stile di vita attivo, sport ed il sostegno dell’integratore alimentare NovaShape, che aiuta a mantenersi in forma, tonici, forti e supporta cuore, intestino, metabolismo.