Impotenza, una parola che genera paura, terrore, vergogna, imbarazzo… Insomma, una causa scatenante e senza soluzione di continuità di stati d’animo e sentimenti negativi. Ma siamo sinceri, l’impotenza maschile è realmente qualcosa che atterrisce e di cui spaventa anche il solo parlare, quasi che pronunciarla la possa addirittura evocare! Per molti ancora è meglio metterla Sotto Il Tappeto, come si suol’ dire. Molto meglio tacerla come se si trattasse di una devianza, di un marchio d’infamia, salvo poi di nascosto cercare col proprio cellulare di più sul tema digitando Impotenza Cause.
Così questa parola Impronunciabile, ne porta con sé altre, molte altre, quali Disfunzione Erettile e di conseguenza Ansia da Prestazione. Prima di parlare di farmaci vasodilatatori oppure di prodotti per favorire l’erezione anche senza ricetta, dobbiamo chiarire una cosa importantissima, anzi due. In primo luogo, non c’è nulla di cui vergognarsi né qualcosa di cui aver paura. Il problema che affrontiamo in quest’articolo esiste, è sempre esistito, si presenterà ancora nella storia umana.
Va semplicemente affrontato per ciò che realmente è, ossia un concorso di concause fisiche, certo, ma anche psicologiche ed emotivo-comportamentali. Il pene è come una sorta di secondo cervello che assorbe tutto e scarica, quindi è chiaro che, come accade ad altri organi, somatizzi. In secondo luogo, come vedremo, non è questione di azione localizzata, perché il problema non è Laggiù. Lì si verifica la conseguenza, e adesso scopriremo perché!
Impotenza, perché fa paura?
Ripetiamolo, perché si tratta di un concetto cardine. Anzi, potremmo tranquillamente definirlo un Concetto-Picozza, utile cioè ad abbattere un muro di mitologie fasulle costruito attorno al tema per generazioni. L’impotenza maschile non è un Mostro Spaventoso. Né qualcosa di invincibile, ma soprattutto non è uno stigma sociale. Vale sempre la pena ripeterlo, perché ancora oggi, nonostante i tanti progressi e le numerose conquiste sociali ottenute sulla parità di genere, abbiamo ancora diversi problemi a riguardo.
Proprio così, siamo ancora profondamente ingabbiati negli stereotipi di genere, più di quanto ci accorgiamo o di quanto siamo disposti ad ammettere. Lo schema dell’uomo forte, cacciatore, conquistatore, virile e volitivo che abbia la precedenza in tema di esigenze da soddisfare e privilegi ancora persiste. Questo, poi, va di pari passo e di conseguenza con il tema dell’orientamento sessuale. L’ideale dell’uomo forte e virile non può essere intaccato né mediare con orientamenti che non siano l’eterosessualità.
Impotenza maschile. Ma che vuol dire oggi essere Maschio?
Disparità di genere, ma anche discriminazione verso l’omosessualità. Si crea così una tale e distorta sovrapposizione che quando si presentano episodi di impotenza, scatta automatica la vergogna e l’inadeguatezza dell’essere uomo. L’uomo è uomo, viene suggerito in maniera molto semplicistica.
Senza se e senza ma, senza deroghe né compromessi, le pubblicità ed in generale i mass media continuano a trasmettere un’ideale di forza e di conquista che viene sempre rapportato alla sessualità. Ovvio, perché le leggi del marketing si basano sullo studio e l’osservazione della natura e dei comportamenti umani. E vende meglio ciò che alla vista porta con sé una tentazione e una promessa legata al piacere. Fin qui in realtà nulla di male.
Il problema sorge perché, in moltissimi casi, la tentazione e la promessa del piacere che ci viene venduta e che ci arriva in casa, e sugli smartphone, ogni ora del giorno e della notte porta ancora il seme del machismo. Va da sé quanto questo ci influenzi senza nemmeno che ce ne accorgiamo.
Impotenza cause, a cosa imputarle?
Naturalmente, l’influenza dei modelli educativi arcaici ma ancora persistenti sul ruolo del Maschio Alpha ( e della donna di conseguenza) incidono fortemente come causa psicologica e morale nell’impotenza maschile. Altrettanto naturalmente, però, non è solamente dai media che arrivano ancora questi messaggi. Il fatto che attecchiscano, anzi, significa che il marketing si adegua alla corrente per assecondarla. E allora, da dove deriva davvero tutto ciò?
La risposta, cruda ma sincera, è molto più vicina a noi di quanto pensiamo. Anzi, ci sta proprio accanto, ci accudisce, si prende cura di noi da sempre, discute con noi, ci fa sorridere e arrabbiare, poi ci lascia con la certezza o la speranza che prima o poi ritorneremo. Non avete ancora risolto questo facile indovinello? Ma come, stiamo parlando proprio della famiglia! Già, perché è dalla famiglia che si ricevono educazione e strumenti cognitivi primari per guardare il mondo.
La fonte primaria del nostro concetto di bene e male, di giusto e sbagliato, di buono o cattivo. Anche l’origine di sensi di colpa e inibizioni dettate dalla nostra osservazione dei comportamenti genitoriali, anche quando loro non si rivolgono direttamente a noi. Assorbiamo parole, gesti e comportamenti come se fossero direttive dormienti, pronte a scattare al momento giusto (o sbagliato!).
Impotenza, è solo questione di educazione e messaggi subliminali?
Per rispondere immediatamente alla giusta domanda posta da questo sottotitolo, No, certo che no. L’impotenza maschile ha una delle sue cause principali nel modo in cui il corpo, e più nello specifico il pene, somatizza le informazioni che il cervello assorbe dal mondo esterno: prima la famiglia, poi la scuola, con gli insegnanti da una parte e i compagni dall’altra, magari la religione, poi i media. Ma chiaramente non è tutto qui.
Ciò che in noi genera pressione, ansia, paura di non essere il modello di Maschio Alpha che il mondo – nella circostanza rappresentato dal partner- vuole che noi siamo, non è solo colpa dei modelli esistenti.
Ciò che genera quelle scariche di stress e timore che il corpo incassa arrivando in molti casi all’impotenza è imputabile anche ad altro.
La paura di fallire nei rapporti sociali in genere, così come sul lavoro. E poi il non sapersi prendere cura di sé, farsi prendere dall’affanno di stare a galla più per le aspettative altrui che per le proprie. Da qui il non volersi bene anche nelle abitudini alimentari, nel giusto e sereno sonno notturno, nel concedersi pause e hobby distrattivi e stimolanti, o nel non condurre attività fisica.
A queste, che sono tutte conseguenze del non sentirsi all’altezza e volersi in qualche modo punire, si aggiungono cattive abitudini come fumo, alcol o anche droghe.
L’impotenza maschile e cosa non accade. L’erezione
Già fin qui, abbiamo scandagliato le profondità di quei pericolosi ragionamenti emotivi, che accadono cioè a un livello di inconsapevolezza perché assorbite nell’inconscio, che ci ingabbiano in un male di vivere di cui l’impotenza è solo l’ultima conseguenza. Ma cosa accade normalmente nel nostro organismo che invece questa condizione di sofferenza in qualche modo blocca o meglio impedisce?
Tutto scatta comunque a partire dal cervello, di qui i nervi e poi i primari processi di produzioni ormonali. Questo vuol dire che la chiave di volta è il desiderio, il piacere di scoprire tutto del corpo dell’altra, o altro, e volervisi fondere come un tutt’uno, farlo proprio. Condizione mentale ed emotiva, questa, che richiede ovviamente sicurezza in sé e serenità.
Solo così circoleranno in noi le endorfine, che preparano alla giusta disposizione psicofisica. Entra poi in gioco il testosterone, l’ormone che presiede alle caratteristiche maschili e aiuta anche la fertilità e il desiderio. Dopodiché, è il momento di altri due ormoni che agiscono proprio lì, dove serve!
Impotenza e il meccanismo della virilità. Ecco come avviene l’erezione. Parte 1, l’ormone cGMP
Non è nostra intenzione lasciarvi con la suspance. Dunque, dove eravamo rimasti? Ecco, sì, siamo ancora Ai Piani Alti, tra il cervello e l’ipotalamo. Siamo eccitati, siamo presi, tutte le nostre attenzioni in pochi, fatali secondi, si focalizzano sul partner. Vogliamo che sia nostro, che si fonda con noi, e vogliamo prenderlo per tutto ciò che è e ha da offrire. Il testosterone e le endorfine sono in circolo, e da qui l’attenzione si sposta… Al Piano Di Sotto!
Arrivati a questo punto, ecco che si attivano i due ormoni Del Dunque. Il primo è il cGMP. Questo è deputato all’azione più importante. Favorisce il rilassamento delle muscolature lisce presenti nei corpi cavernosi del membro. A questo punto le arterie locali aumentano di volume, così che il sangue che scorre in esse aumenti di conseguenza.
Poter garantire una irrorazione sanguigna ottimale nei tessuti del pene, così come per qualunque altro organo, è fondamentale. Sì certo, perché il sangue arterioso è carico di ossigeno, materia indispensabile per le singole cellule che lo utilizzano come combustibile per produrre energia!
Impotenza maschile. Il meccanismo dell’erezione parte 2, l’ormone PDE5
Contemporaneamente, poi, le vene all’interno del pene si stringono portando al ristagno del sangue. Parliamo di quello venoso, scuro perché carico invece di anidride carbonica, scarto della combustione delle cellule, da espellere attraverso i polmoni. La combinazione di questi due meccanismi, aumento arterioso e costrizione venosa, porta all’erezione.
Non dimentichiamo infine l’altro ormone di questo meccanismo, ossia il PDE5 Fosfodiesterasi, che ha il compito di tenere sotto controllo i livelli dell’ormone cGMP, sciogliendone l’eccesso. Molti casi di disfunzione erettile, ai limiti dell’impotenza quale condizione perpetua, derivano da squilibri di volume tra cGMP (troppo poco) e PDE5 Fosfodiesterasi (troppo).
Non di meno, come è noto, anche basse produzioni di testosterone, l’ormone maschile per antonomasia, causano calo della libido e conseguenza come la disfunzione erettile. Cominciamo da qui a comprendere due concetti essenziali che è il caso di comprendere riguardo l’impotenza.
Impotenza maschile, tra ormoni e vita sana
Cerchiamo un attimo di arrivare a delle prime importanti conclusioni. Farlo è utile per capire a fondo cosa significhi impotenza maschile anche da un punto di vista fisico, oltre che mentale. Per riuscirci, partiamo proprio dall’ultima cosa cui siamo giunti poco più su in quest’articolo. Andiamo per un secondo ad accendere il focus sul testosterone.
Gli ormoni in generale, rappresentano gli ultimi corridori di una staffetta che parte dal cervello e si muove attraverso i neurotrasmettitori che viaggiano da lì verso le terminazioni nervose, centrali e periferiche. A seconda degli input che arrivano dalla testa, per dirla in parole semplici, il Testimone passa poi alle ghiandole e agli ormoni che vengono fatti entrare in circolo.
Gli ormoni presiedono a molte funzioni con cui il corpo reagisce agli stimoli esterni, nonché a caratteristiche personali e perfino stati d’animo.
Il testosterone è uno di questi, capace di stimolare desiderio sessuale, fertilità, nonché le principali caratteristiche innate del maschio.
Risulta determinante, in virtù di tali caratteristiche, anche per regolare di conseguenza il metabolismo. Ciò comporta il modo in cui il grasso viene assorbito e distribuito. Così per la forza fisica, l’umore, il sistema cardiocircolatorio.
Ecco dunque che un suo calo, magari accompagnato ad un eccesso di prolattina, ormone prevalentemente femminile, alto durante la gravidanza per favorire l’allattamento, crea scompensi. Scompensi da basso testosterone, che si presentano sotto forma di cattivo umore, stanchezza e fiacchezza, problemi cardiaci e circolatori, eccesso di grasso viscerale, debolezza muscolare e… impotenza.
L’impotenza e l’importanza dei supporti naturali
Stiamo arrivando ad un punto cruciale del nostro viaggio insieme per comprendere cause, background culturale e soluzioni per l’impotenza maschile. I pezzi cominciano finalmente a combaciare tra di loro con maggiore chiarezza. Se infatti iniziamo a mettere insieme ciò che abbiamo scoperto in merito al meccanismo ormonale e anatomico dell’erezione con quelli che sono gli equilibri psicofisici tenuti insieme dal testosterone, ricaviamo qualcosa di prezioso.
Se infatti per portare all’erezione è necessario un maggiore afflusso di sangue arterioso nei tessuti cellulari del pene, occorre la concomitanza di più fattori, oltre la produzione di ormone cGMP che fa da catalizzatore. Prima di tutto una ottimale circolazione sanguigna, sia locale che generale. Questo significa velocità di irrorazione, un cuore sano che batte e garantisce afflusso-deflusso con efficienza, vene e soprattutto arterie pulite ed elastiche.
Se sommiamo questa presa di consapevolezza a come invece il testosterone influisca su libido, fertilità, adipe, muscolature e sul cuore stesso, ecco che ricaviamo le nostre prime conclusioni sull’impotenza. Possiamo intanto riassumerli così: Vita Sana e Aiuti Esterni.
Impotenza? Vita Sana e Aiuti Esterni, come Novashape e Maximo
La prima cosa è che occorre innanzitutto, oltre una migliore consapevolezza dei modelli educativi e comportamentali ricevuti e delle influenze esterne, una maggiore coscienza rispetto alla propria salute. Fare attività fisica regolare, o anche camminare di più, mangiare in maniera sana distribuendo e dividendo carboidrati e proteine, dosando zuccheri e grassi e preferendo metodi di cottura più salubri. Stare alla larga da vizi deleteri come alcol, droghe e fumo.
La seconda considerazione, che prende invece spunto da quanto appreso in merito al testosterone, riguarda invece la necessità di alleati dall’esterno.
Parliamo sicuramente, nei casi più severi di impotenza, di interventi medici, sia al livello chirurgico, sia come farmaci ad azione locale, che agiscono per tenere alti i livelli di cGMP. Senza dubbio ci riferiamo anche al supporto psicologico che aiuta a una maggiore consapevolezza di sé. Ma più in particolare, il vero aiuto non è soltanto per ritrovare l’equilibrio ormonale o mentale, ma fisico a 350 gradi. Tutto l’insieme può sconfiggere l’impotenza.
Ed è qui che entrano in gioco gli integratori fatti di estratti totalmente naturali. Un esempio è sicuramente Maximo, a base di Taurina, Maca, Tribulus, Zinco e Vitamina E, che aiuta il metabolismo, la fertilità, il desiderio e un miglior funzionamento fisico generale. Non da meno è sicuramente la linea Novashape, capace di agire con intelligenza ed efficacia sul secondo cervello del corpo umano, l’intestino.
Aiuta l’idratazione, stimola la diuresi, combatte l’aria e in generale favorisce un intestino attivo, veloce e sano. Ciò ha conseguenze anche sulla perdita di peso, sull’umore e l’autostima. Insomma, un vero aiuto per ripartire, perché anche star bene al letto comincia dallo star bene nella vita! Per scoprire però tutto su Maximo, e non perderne gli assoluti vantaggi per vivere meglio la sessualità, prova ora a seguire le nostre indicazioni proprio qui.