Intestino pigro, ovvero quando il cervello comanda il corpo… e la cosa sembra letteralmente sfuggire di mano! Parafrasando un recentissimo spot televisivo, diciamo pure un po’ bonariamente che “Ci sono giorni No”! Ed è proprio così, perché ciò che accade o potrebbe accadere nel nostro corpo in generale, ma al livello intestinale in maniera particolare, è l’emblema di una cosa troppo spesso dimenticata.
Ovvero sia che le interconnessione tra cervello, quindi mente, e organismo sono molto più complesse di quanto noi profani (si fa per dire) possiamo immaginare. Niente paura però, perché ogni nodo sarà sciolto come sempre a colpi di metodo.
Ed il nostro metodo, care amiche e amici lettori amanti del benessere e delle sane abitudini di vita, sarà sempre sintetico, leggero quanto basta, ma soprattutto volto alla ricerca di verità scientifiche. Proprio come abbiamo già fatto per la dieta del riso, la detox, la dieta plank, la dieta mediterranea e la dieta chetogenica, così faremo nelle prossime righe per l’intestino pigro.
Ad ogni modo, proprio per cominciare da subito a entrare nel discorso con un punto di vista scientifico ma sintetico, una verità assoluta è che l’intestino è il nostro secondo cervello.
Intestino pigro uguale a cervello pigro quindi?
Non è esattamente così che stanno le cose, sarebbe questa posta nella domanda una definizione errata. Quando si parla di intestino pigro non bisogna pensare necessariamente che lo sia anche il cervello. L’intestino è un organo più delicato e complesso di quanto si possa pensare, e tra i più grandi esistenti nel corpo umano.
Presiede ad una funzione cruciale, ovvero sia quella di separare infine i nutrienti, che attraverso il sistema linfatico si uniranno ai globuli rossi nel sangue per arrivare ai tessuti, dagli scarti. Quindi al pari del fegato e dei reni, l’intestino raccoglie e filtra gli scarti.
Tale capacità di assorbimento e scissione si deve, nell’ultimo tratto, conosciuto anche tecnicamente con il nome di retto, ai batteri buoni che creano la fermentazione necessaria a scindere nutrienti da scarti, gli Escherichia Coli. Se ci ragionate un momento, anche la cellula stessa dalla cui riproduzione si formano i tessuti e gli organi di un corpo, in origine era un batterio che si è fuso insieme ad altri corpuscoli. Quindi non bisogna restare impressionati da questa scoperta. Il problema vero è quando l’intestino pigro diventa tale, cioè entra in una sorta di ammutinamento.
Intestino pigro vuol dire intestino ammutinato, ma perché?
Il motivo per cui abbiamo un po’ provocatoriamente affermato nelle righe precedenti che l’intestino pigro è tale perché si ammutina, è presto detto. Sta proprio in questa definizione apparentemente bizzarra e fuori fuoco rispetto alla realtà oggettiva la chiave.
La chiave rispetto all’assunto basilare, cioè, che l’intestino sia il nostro secondo cervello. Fa parte di quella categoria di organi che in assoluto più risentono di ciò che assorbiamo e di come elaboriamo nel cervello.
Un fatto altrettanto vero è che siamo quello che mangiamo, in quanto i nutrienti entrano, come tutto quello che fa parte dell’ambiente in cui viviamo, nella nostra struttura fisica mutandola. Stessa cosa per ciò che assorbiamo al livello cerebrale.
Intestino pigro e cervello comunicano così strettamente allora?
Assolutamente sì, cari amici. Gli avvenimenti, le relazioni e le interazioni, qualunque cosa ci accada, nel bene e nel male, viene per così dire mangiata dal cervello e digerita poi dal sistema nervoso e infine dal resto del corpo.
Se molto di quello che mangiamo per un certo tempo sono ansie, fatica e stress, o per lo meno se è così che affrontiamo le cose, ecco che arriviamo all’intestino pigro. Non per voler adesso sconfinare su un altro terreno sempre comunque legato alla biologia umana, gli amici maschi conoscono un altro apparato che risponde agli stimoli mentali come l’intestino, il pene.
Proprio così, del resto avevamo fin qui parlato in generale di più organi che nel complesso danno risposte molto forti e dirette agli input della mente. Non solo a quello che realmente ci accade nella vita, ma anche, e forse soprattutto, al punto di vista, alla filosofia di vita che adottiamo e con cui affrontiamo tali eventi. A questo si riferisce la così detta somatizzazione, ciò accade per l’uomo nella sessualità, questo accade a tutti con l’intestino pigro.
Intestino pigro vuol dire dunque un intestino messo sotto stress dalla mente?
Se qualcuno di voi ha avuto in mente in questo frangente di lettura dell’articolo esattamente questa domanda, allora bravi! La questione corretta è proprio questa, l’intestino pigro diventa tale perché viene messo sotto stress dalla mente, Dal cervello partono degli ordini diramati dal sistema nervoso, portati da ricettori, quasi sempre enzimi.
Le risposte cominciamo attraverso determinati ormoni che danno il là alle risposte organiche. Per questo possiamo affermare anche che l’intestino pigro è un intestino ammutinato, stanco di assorbire negatività che ne ostacolano il buon funzionamento. Ma va da sé, e lo approfondiremo tra poco, che le tossine per l’intestino non sono solamente le negatività, ma anche agenti di carattere fisico, come l’insufficienza di acqua e fibre e la cattiva alimentazione.
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Intestino Pigro, indaghiamo più a fondo
L’intestino pigro può essere, per i motivi e le spiegazioni appena fornite fin qui, venire assimilato in qualche modo alle disfunzioni erettili. Si tratta della reazione di autodifesa di un organo che assorbe ed è per sua natura particolarmente sensibile agli stimoli del mondo esterno assimilati dalla mente.
Una reazione, quella dell’intestino pigro nello specifico, che sembra quasi un vero e proprio sciopero. Probabilmente il solo modo che esso ha per lanciare un segnale, una sveglia, l’input di rimando alla nostra testa per avvisare che così non va, non può andare.
Sì perché quello del complicato rapporto mente-corpo non è una storia di sudditanza e comandi a senso unico. Si tratta di quella che con termini social potremmo definire una relazione complicata, fatta di scambi e feedback continui. Ma d’altro canto la questione non si esaurisce certo qui così. Certo, perché l’intestino pigro diventa tale anche perché soffre della mancanza di ciò che ne tiene attivo il funzionamento al livello materiale, la sua benzina perché sia un meccanismo sempre oliato.
Intestino pigro. Iniziamo a scoprirne con ordine tutte le cause
Come appena accennato, l’intestino pigro non trova certamente la sua causa solo ed esclusivamente nel modo di elaborare e assimilare gli accadimenti della vita da parte del cervello. Vero è che, ed anche questo va detto, che tale causa fa delle difficoltà intestinali non solo un male estremamente comune. Ma anche, al pari appunto delle difficoltà erettili nell’uomo, uno dei disturbi più attuali, strettamente legato al vivere moderno.
L’ansia di dover disporre di una giornata di 24 ore come se ne fossero 48, ma al tempo stesso di non aver il tempo di fare la metà. Se viviamo in maniera compressa, auto costringendoci a vivere secondo standard di performance quasi disumani, ecco i risultati. Ad un certo punto la mente rifiuta i ritmi innaturali, si siede dando vita ad una vera e propria forma di protesta passiva. Quando questo accade nei meccanismi reconditi dell’inconscio, il primo ad accorgersene è il corpo. Eccoci quindi all’estrema diffusione della sindrome da intestino pigro.
Intestino pigro e le sue cause di carattere fisico
Ebbene, chiarito in maniera dettagliata e approfondita come era giusto che fosse l’aspetto psicosomatico che riguarda le cause dell’intestino pigro, cominciamo davvero ad andare oltre. Spieghiamo dunque come si deve tutto ciò che afferisce alle cause di natura non solo psicologica ma anche fisica.
Perché anche in tali casi l’intestino, organo delicato che presiede come reni e fegato alla pulizia del corpo, subisce comunque uno stress. Stress che produce irritazione, rallentamento e dunque mal funzionamento. Da ciò ne consegue pigrizia, lentezza nello svolgere le funzioni, quindi gonfiore addominale ed altro stress anche per la mente.
La cosa sicuramente più deleteria, oltre ciò, sta nel fatto che se l’intestino pigro resta tale per un certo tempo ed in maniera critica, si va incontro anche a possibili infezioni batteriche conseguenza del permanere delle feci nel corpo, anziché venire espulse. Tra le prime cause di natura fisica, sicuramente una cattiva alimentazione, soprattutto carenza o mancanza di fibre e acqua.
Intestino pigro e tutte, ma davvero tutte le cause fisiche
Certo, porla in questi termini fa sicuramente almeno un po’ di paura, ma tant’è, si tratta dei fatti medici. Fatti accertati purtroppo dall’esperienza di molte, moltissime persone che nella vita quotidiana hanno a che fare con l’intestino pigro. Ma affrontiamo tutti gli aspetti del tema con un’ottica per quanto possibile distaccata e tecnica, il solo modo per poter arrivare ad una piena consapevolezza anche per porvi rimedio.
Proprio per questo, andiamo subito a scoprire in maniera chiara ed esaustiva tutte le cause fisiche. Chiaramente abbiamo in pole position (una griglia di piazzamento tutt’altro che lusinghiera) l’alimentazione scorretta.
Ossia l’ingestione ripetuta nel tempo di cibi troppo oleosi, magari cucinati con oli non di prima scelta, grassi, fritti, zuccheri. Sicuramente, un’alimentazione povera dei nutrienti necessari al buon funzionamento dell’organismo, a partire da fibre, vitamine, sali minerali e proteine.
Oltre questo, ed oltre gli stress, anche l’uso di farmaci che inficiano la peristalsi intestinale, acqua insufficiente nel corso della giornata, sedentarietà o sindrome del colon irritabile. Tutto quello che porta ad un intestino pigro.
Intestino pigro, complicazioni e diagnosi
Riprendiamo e approfondiamo un po’ di più quanto scritto poco prima in merito a cause e conseguenze di natura fisica dell’intestino pigro. Come detto, il problema principale quando l’intestino funziona male, per infiammazione, disidratazione, difficoltà e interferenze farmacologiche nella peristalsi, è la permanenza delle feci.
Questo, oltre al gonfiore, causa anche infezioni batteriche, che un sopraggiunto problema di alitosi potrebbe evidenziare. Stesso dicasi per l’astenia, la febbre, o addirittura la presenza di sangue nelle feci.
Quando i sintomi sopra descritti si manifestano, passati circa due o tre giorni con un’evacuazione irregolare, allora si può parlare di intestino pigro. La diagnosi, naturalmente, deve essere eseguita da un gastroenterologo. Gli esami che saranno sicuramente prescritti sono: analisi del sangue, colonscopia, clisma opaco, radiografia dell’addome o altri esami radiografici per valutare magari il tempo del transito intestinale.
Intestino pigro rimedi tra buone abitudini e NovaShape
Arrivati a questo punto, non resta che concludere questo viaggio attraverso l’intestino pigro e le sue cause con i rimedi più efficaci. Abbiamo ben compreso ormai non solo la stretta connessione tra il cervello e l’intestino – che è un po’ come dire Cervello 1 e Cervello 2 – ma anche il modo in cui l’intestino stesso ha ripercussioni sulla salute generale.
Questo per affermare a giustissima ragione quanto sia importante sempre considerare la totalità e l’integrità dell’organismo e della persona, non trattando solo la singola parte. Bisogna avere a cuore il benessere totale, perché siamo un Tutto fatto di tanti ingranaggi collegati.
Dunque, la maniera migliore per combattere l’insorgere di infiammazioni e fastidi di varia natura è sempre la prevenzione. Prevenire significa avere a cuore se stessi sempre, adottando in maniera costante buone abitudini che ci diano energia.
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