Pene in erezione: quante volte vi sarà capitato di discuterne, magari in confidenza con gli amici, oppure negli spogliatoi della palestra o al bar, se è argomento di vanto? Oppure quante volte ancora, nel più intimo e riservato contesto della vostra camera, o di nascosto sul cellulare, avrete cercato la frase in rete? Stiamo parlando di uno di quegli argomenti caposaldo del vasto mondo che riguarda la sessualità ed il binomio sesso-salute. Un tema talmente argomentato ed importante che in vari modi è stato anche già affrontato da noi in articoli precedenti.
Dalla disfunzione erettile all’ansia da prestazione, passando per le soluzioni per un pene duro, fino ai vari problemi di erezione, alla pillola blu e a quelle reperibili in farmacia. Addirittura vasodilatatori, i problemi d’impotenza e il funzionamento biologico del meccanismo erettile. Lo abbiamo affrontato perfino dal punto di vista di chi ne cerca i perché e i per come scrivendo in rete Cazzo Duro! Comunque lo vogliate chiamare, quello del pene in erezione è un tema sfaccettato che coinvolge istanze sociali e ragioni di salute. Perché non bisogna mai dimenticare che essere vigorosi, resistenti e duri non è solo performance al letto. Alle spalle c’è l’organismo, quindi la salute.
Pene in erezione, perché se ne parla anche in termini di risvolti sociali?
Ciò che attiene alla tematica del pene in erezione, e tutti i dubbi, le domande e le curiosità sul tema che riempiono e talora creano forum e blog ovunque su Internet, ha anche dei risvolti sociali. Come abbiamo avuto già modo in passato di dire anche negli articoli linkati qui in alto, la figura del membro eretto è ben nota fin dalle più antiche società umane. Il simbolo fallico campeggia in stemmi nobiliari, iscrizioni, raffigurazioni e architetture di quasi ogni luogo ed epoca almeno da quando è cominciata la civiltà.
Esso ha sempre rappresentato il potere, la forza, nonché la fertilità – ovviamente- intesa sia come prosecuzione della specie che come metafora della rigogliosità delle terre. Una sacralità che molti antichi popoli hanno poi trasferito di riflesso anche sul liquido seminale. Cosa che si faceva nella Cina antica, quando, per celebrare l’entrata delle giovani nell’età adulta, venivano circondate dai maschi del villaggio che masturbandosi eiaculavano su di loro. Oppure il rito degli antichi faraoni egizi, che per celebrare la fertilità incarnata dal dio Nilo, vi si immergevano durante le piene masturbandosi.
Ma cosa rappresenta invece il pene in erezione nella società moderna?
C’è da dire anche, giusto per sgomberare subito il campo da un altro sotto-tema legato al pene in erezione, che il concetto di dimensioni è sempre mutato. Non ci riferiamo qui solo al divario considerato socialmente accettabile tra le dimensioni del pene a riposo e quelle raggiunte alla sua massima turgidità. Si parla della sua raffigurazione generale come membro considerato modello di bellezza e giustezza, o come dicevano gli antichi greci kalos kai agatos.
Se guardate infatti le statue sia greche che romane degli dei o degli atleti olimpici, eroi considerati all’epoca delle vere semi divinità, erano diverse rispetto ad oggi. O meglio, la prestanza fisica continua a corrispondere a canoni molto moderni (gli addominali scolpiti, i muscoli guizzanti e la figura flessuosa ma dal piglio volitivo). Quel che differisce rispetto all’idea moderna è proprio la raffigurazione del membro. Non un pene in erezione come lo immaginiamo e viene rappresentato oggi, ma piccolo e a riposo. Allora questa versione del membro maschile era considerata segno di nobiltà e superiorità.
Invece, il modello contemporaneo di pene in erezione lungo che cosa comporta al livello sociale?
Che cosa comporta al livello sociale l’immagine moderna del pene in erezione lungo? Be’, innanzitutto produce insani e scientificamente infondati confronti di carattere etnico, come quelli rispetto al mitologico pene nero. Ma le statistiche da una parte e la scienza dall’altra, hanno dimostrato che comunque le nostre popolazioni rientrano assolutamente nella media e tutto dipende dall’evoluzione. O meglio, dalla capacità e necessità di adattamento genetico e biologico rispetto alle condizioni ambientali.
Come spiegato nell’articolo qui linkato, le donne delle popolazioni africane, a causa delle torride condizioni climatiche, hanno sviluppato una vagina meno esposta e più interna. Motivo per cui i maschi delle popolazioni in questione si sono adattati con peni più lunghi. L’altro problema, a prescindere dal confronto con popoli lontani, è lo stress che deriva proprio da un ingiusto senso di inadeguatezza e insicurezza che produce ansia da prestazione. Tutto per colpa di come oggi determinati standard, direttamente o indirettamente, vengono pompati dai media.
Confronti e sensazioni di inadeguatezza rispetto al pene hanno anche risvolti fisici?
Certamente se ci si mette a fare confronti, speculazioni eccessive rispetto a come dovrebbe essere Il pene in erezione, siamo sulla strada sbagliata. Questo è sempre la scienza a dircelo, perché non esiste un solo e univoco modello che possa essere applicato a tutti. Possono tutt’al più esistere dei modelli di massima, delle medie comunque valide solo a livello nazionale. Sicuramente un membro più lungo e con maggiori capacità erettili e di tenuta ha maggiori possibilità di raggiungere punti più sensibili e profondi, procurando orgasmi vaginali forti.
Ma non tutto si risolve nel sesso con l’orgasmo vaginale, non è solo questione di venire in un modo. Il piacere, sia mentale che poi fisico, può essere suscitato e stimolato fino all’orgasmo in vari modi, senza poi dire che l’estasi femminile ha più possibilità di quella maschile. Assodato ciò, cadere nei confronti generalisti, oltre ad ansia e paura dell’inadeguatezza, porta molto spesso a somatizzare tale stress. Di conseguenza, non avendo autostima e vivendo il momento del sesso come un confronto già perso a tavolino, si finisce col perdere davvero, passando presto dalla disfunzione erettile al calo del desiderio.
Pene in erezione non è sinonimo di stereotipi, ma del prendersi cura della propria salute
Le cose stanno esattamente così: pene in erezione non è sinonimo di stereotipi, di aspettative, né di confronti tra chi ce l’ha più lungo. Usciamo dagli spogliatoi del calcetto, ed emancipiamoci finalmente dalla terza media! In poche parole, cresciamo ed impariamo ad ascoltare noi stessi e la medicina. Guardando all’argomento in maniera adulta, finalmente, si comprende che avere un pene in erezione significa salute. Dietro a questo evento, che è solo la fase finale di un processo, c’è l’attivazione di tutto un meccanismo biologico.
Un meccanismo biologico che dal cervello va agli ormoni fino alla circolazione sanguigna. Per mantenerlo sano bisogna essere sani, adottare uno stile di vita salubre e attivo, per mantenere l’organismo giovane, reattivo e veloce. Quando lo stile di vita e la regolare cura della salute non bastano, magari proprio a causa dello stress, subentra il supporto dell’integratore naturale Maximo. A base di radici di Maca e Triblusu, zinco, taurina e vitamina E, Maximo aiuta cuore, circolazione, vigore, libido e perfino la fertilità!
Insomma, cercare foto di pene in erezione, a meno che non rientri nelle proprie fantasie personali, non serve a granché
Esattamente, e nessuno è qui per giudicare le abitudini e i gusti di nessuno, come sempre del resto. Ma se non è per il vostro diletto e le vostre fantasie personali che cercate in rete foto di pene in erezione, allora serve davvero a molto poco. Anzi, nell’ambito del tema che stiamo trattando è assolutamente inutile. Non occorre e di certo non miglioreranno né l’autostima né l’approccio che ne consegue al sesso. Come già detto, ma è giusto anche ribadirlo, fare confronti è assolutamente inutile.
Più che inutile, ormai è chiaro, rischia solamente di fare danni. Se da un lato infatti, dai confronti e dalle ricerche fai-da-te possono venire fuori stati depressivi che minano fiducia e desiderio, dall’altro si innescano anche cose peggiori. Come se la depressione e l’ansia da prestazione non fossero già un danno abbastanza importante alla serenità mentale e all’erezione, rischiamo di farci prendere la mano oltre modo. Ci riferiamo a quando, ormai preda di un’ansia incontrollata, ci lanciamo alla ricerca dissennata di presunte soluzioni meccaniche, idrauliche o ungueali per avere Il pene in erezione! Per lo più si tratta di costosa e inutile paccottiglia, quindi non fatelo!
Dallo stimolo al pene in erezione, ecco come accade
Non preoccupatevi, non abbiamo nessuna intenzione di annoiarvi con lunghi panegirici scientifici. Però, dopo aver così tanto sviscerato ancora una volta le implicazioni storico-sociali riguardanti il pene in erezione, non possiamo non parlarvene dal punto di vista biologico. Essa è uno dei più rappresentativi processi biologici del corpo, o meglio una delle sue più evidenti esternazioni. Non si può trascurare questo importante passaggio, soprattutto dopo aver parlato (e non solo in questa sede) del connubio tra sesso e salute. Renderà anche più chiaro quale incisivo apporto abbia anche l’integratore naturale Maximo.
Parlare di pene in erezione vuol dire innanzitutto parlare di come sia la mente ad influenzare tutto. Quando la nostra mente è aperta, serena, fiduciosa rilassata, riesce a cogliere i segnali positivi dal mondo esterno. Nel momento in cui ciò accade, le emozioni e gli istinti si trasformano in impulsi nervosi che attivano dei ricettori. Da quel momento entrano in gioco gli ormoni e tutto ciò che al livello organico li produce.
Come in una staffetta, tutto passa poi nelle mani della circolazione sanguigna, della dilatazione arteriosa che porta sangue carico di ossigeno ai tessuti del membro. Infine, della costrizione venosa e del conseguente ristagno sanguigno che determina in ultimo il pene in erezione.
Il meccanismo di erezione visto un po’più da vicino
Ebbene sì, cari amici lettori, non possiamo non fare un ulteriore passo in avanti nella prospettiva medico-anatomica che porta il pene in erezione. Vi promettiamo però, e vi preghiamo di crederci, che sarà breve, sintetico e semplice da capire. Del resto è questo lo scopo della scienza, non solo fare ricerca e somministrare senza un perché chiaro per tutti. Al contrario, vuol dire proprio divulgare, condividere e dare risposte che sono state in effetti cercate per tutti.
Come abbiamo più sommariamente spiegato poco fa, tutto parte dalla predisposizione mentale e dagli input nervosi che ne conseguono. Predisposizione mentale a propria volta condizionata dalla chimica degli ormoni, che ci dispongono a maggiore o minore senso di relax. La stimolazione sessuale attiva in prima istanza le cellule endoteliali ed i nervi nitregici.
Entrambi rilasciano NO, ovvero ossido nitrico. L’ossido nitrico è fondamentale per attivare il meccanismo della guanilato ciclasi. Da tale ciclo si producono: GTP (guanosina trifosfato), GMP (guanosina monofosfato), cGMP (GMP ciclico), PDE5 (cGMP fosfodiesterasi di tipo 5). Fondamentalmente, il cGMP stimola la vasodilatazione arteriosa per apportare più ossigeno ai corpi cavernosi del pene. Invece il PDE5 ne inibisce la sovrapproduzione in modo che i livelli di cGMP restino in una soglia non dannosa.
Le possibili minacce fisiche al pene in erezione
Come è abbastanza chiaro fin qui, il pene in erezione non diventa tale solo per la risposta involontaria ad uno stimolo fisico. Dietro, con una velocità di risposta spesso sorprendente, c’è tutto un meccanismo d’azione e di reazioni chimiche innescate a vicenda. Un tutt’uno che accomuna il processo erettile a qualsiasi altra funzione organica: respirazione, circolazione sanguigna, digestione e assimilazione dei nutrienti, produzione ed espulsione urinaria. Tutto è collegato strettamente nell’organismo e la sua buona salute dipende dal buono stato di salute di ogni singola parte.
Premesso questo, ribadiamo quanto sia importante aver cura durante tutta la propria vita e in maniera continuativa della propria salute. Muoversi, fare attività, mangiare sano ed equilibrato, avere delle passioni, coltivare anche il riposo. E, ovviamente, affidarsi ad integratori sani e naturali come Maximo, il cui contenuto di zinco, vitamina E e taurina aiuta e stimola sia la libido che la produzione spermatica, sostenendo la fertilità.
Va da sé, che esistano anche altre cause che minano il pene in erezione. Ci riferiamo qui a patologie croniche, ereditarie o improvvise, che possono minacciare gli equilibri ormonali e/o il sistema cardio circolatorio, con conseguenze anche sull’erezione. Dunque, se non fumo, sedentarietà, abusi di farmaci e alcol, il diabete, la dislipidemia e l’ipertensione.
Il pene in erezione, quindi, dipende dal nostro amore per noi stessi… prima che per il partner
Arrivati a questo punto, cos’altro si può aggiungere a proposito del pene in erezione? Non esistono modelli di riferimento universali, così come non esistono stereotipi. La sola cosa che ci deve interessare è cosa sia sinonimo di buona salute e cosa invece deve farci scattare un campanello d’allarme tale da portarci da un medico. In ogni caso, mai nulla deve farci reagire con troppa emotività, anche se comprensibile, ed irrazionalità. Sia le problematiche psicologiche che quelle strettamente fisiche possono essere curate o affrontate con opere di screening preventivo.
Soprattutto, non abbiamo mai fretta o ansia di rapportarci a chi che sia né dalla smania di dover in qualche modo primeggiare ed essere sempre e comunque performanti. Le debolezze, le ansie e i momenti di down fanno di noi nient’altro che esseri umani. La natura ha meccanismi incredibili e incredibilmente delicati, e per preservarli occorrono attenzione, razionalità e pazienza. Insomma, anche per il pene in erezione, bisogna innanzitutto amare di più se stessi!